Ursus Magazine

Giro d’Italia 2020: pedala come un pro sulle strade dello stivale, con la guida tappe di Ursus

Scritto da Sample HubSpot User | 5-giu-2020 15.13.09

La carovana del Giro d’Italia avrebbe dovuto sbarcare lo scorso 12 Maggio, dopo le tre tappe ungheresi di apertura. Sarebbe poi ripartita dalla Sicilia, attraversando tutto lo stivale fino al traguardo di Milano. 

Come ben sappiamo le cose non sono andate proprio come previsto. Così gli appassionati di ciclismo si sono trovati ad affrontare loro malgrado un Maggio quanto mai inusuale, reso più amaro per la mancanza del nostro amato Giro. Ci arrendiamo così quindi? Ovviamente no! Ecco perché oggi ti proponiamo una selezione di scalate da copiare direttamente delle tappe più spettacolari della prossima Corsa Rosa.

 

LA NOVITÀ

TAPPA 5 / ENNA - ETNA (PIANA PROVENZANA) / SICILIA / 150 km 

Per chi ama le sfide estreme, la tappa vulcanica di questo Giro d’Italia è l’ideale. Si tratta di una salita inedita, mai percorsa nella sua interezza finora dai campioni del Giro. Dovremo percorrere l’entroterra siciliano fino ai piedi del Grande Vulcano, per lanciarci poi nella scalata con arrivo in quota.

Dalla piramide di Enna, storico ombelico di Sicilia, puntiamo Catania superando le colline della valle del Dittàino. Ci lasciamo alle spalle paesaggi sconfinati con isolate masserie, toccando le città medievali di Calascibetta, Agora, Centùrupe e centri agricoli fortemente panoramici come Leonforte.

Ci sembra già di poter toccare il bianco pennacchio del Vulcano ma dobbiamo ancora circumnavigare il Parco regionale dell’Etna, con i muretti a secco di pietra vulcanica che spezzano le ampie campagne.

Ci avventuriamo sulle pendici, attraverso i borghi di Nicolosi, Zafferana Etnea, Linguaglossa, scandendo la pedalata verso il cratere. Attorno a noi il paesaggio diventa lunare nella panoramica Mareneve, dove affrontiamo a stretti tornanti un dislivello di 1300 m fino all’arrivo su Piano Provenzana (metri 1816 sul livello del mare).

 

LA PIU’ LUNGA

TAPPA 16 / UDINE - SAN DANIELE DEL FRIULI / FRIULI VENEZIA GIULIA / 228 km

Tappa che si snoda per ben 228 km tra le prealpi Giulie e la Valle del Tagliamento. Scaleremo la Madonnina del Domm e il versante Nord del Monte Spig, il colle dell’Abbazia di Castelmonte. Giungeremo a San Daniele attraverso Monteaperta, per percorrere due giri di un circuito molto impegnativo che culmina con lo strappo di Castello di Susans (15%) e la salita al Monte di Ragogna (16%).

La seconda delle due tappe friulane ha in serbo per noi più di 200 km di saliscendi che delineano i profili delle prealpi Giulie, sfumando poi sui greti del fiume Tagliamento. Daremo i primi colpi di pedale a Udine, centro geografico di una terra dove Alpi e Adriatico si abbracciano come due fratelli: diversi ma intimamente legati.

Il sipario si alza tra le quinte del teatro cittadino, da cui ci muoviamo fino a nord del capoluogo. L’andatura si fa più ritmata al primo strappo di giornata, la salita della Madonna del Domm, vero patrimonio degli appassionati locali. Procediamo con rapporti alti fino a Cividale del Friuli, dove lo sbocco delle valli a lungo dominate dai Longobardi risale verso le Alpi Slovene.

Il secondo segmento di tappa ha inizio tra i colli orientali di Udine, rilievi ornati da vigne e protetti da boschi. Qui una serie di borghi ci accompagnano fino a Tarcento, che lancia il gran finale: un anello da percorrere due volte, con punte del 16% di pendenza del monte di Ragogna. Tra scatti e fughe da passista raggiungiamo il traguardo di San Daniele, dove a compimento dell’impresa cediamo ad un assaggio del celebre Prosciutto Crudo locale.

 

LA TAPPA DI CASA

TAPPA 17 / BASSANO DEL GRAPPA - MADONNA DI CAMPIGLIO / 202 km

Percorso che rappresenta in pieno l’intraprendenza veneta, con taglienti salite raccordate da continue ondulazioni. Partiremo da Bassano del Grappa, a due passi dal quartier generale Ursus, scaleremo Forcella Valbona, il monte Bandone dal versante di Aldeno, il passo Durone e la salita finale di Madonna di Campiglio.

Ci prepariamo ad affrontare una delle tra tappe più difficili di questo Giro d’Italia, dominata dalle salite a cavallo tra Veneto e Trentino. Nella splendida Bassano del Grappa, città celebre per il ponte del Palladio e distante appena 6 km dalla sede dove realizziamo le nostre ruote per bici da corsa, ha luogo il via della nostra fatica di giornata. Ci lanciamo verso nord, attraversando come una lama la Val d’Astico.

Ci allontaniamo dai centri urbani per affrontare la prima e più alta ascesa, finora mai battuta dalla carovana del Giro. A 1782 metri di altitudine davanti a noi si apre come un dipinto il verde di Forcella Valbona e del passo Coe.

Lanciati in discesa verso la valle dell’Adige, tocchiamo Folgaria e Castel Beseno, per poi arrampicarci nuovamente a 1572 metri sul Monte Bondone attraverso la strada di Aldeno. A seguire pedaliamo tra le valli Giudicarie, passando attraverso le Terme di Comano prima di gonfiare i polmoni per affrontare l’ultima salita.

Guardando dall’alto la valle dal passo Durone, proseguiamo verso Tione di Trento e deviamo per la Val Rendena. Un ultimo, disperato strappo spezzagambe ci consegna l’arrivo di Madonna di Campiglio, regina delle Dolomiti.

 

CONCLUSIONE

Il nostro viaggio tra le salite più spettacolari d’Italia si conclude qui, ma se i percorsi dalla forte altimetria sono il tuo pane vogliamo consigliarti di affrontarli al meglio. Ecco un paio di approfondimenti che crediamo faranno al caso tuo: scopri perché migliorare le prestazioni della tua bici da corsa e quali sono le migliori ruote in carbonio per bici da corsa.